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al testo di Loredana Savelli
da uno scoglio a un albero
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Guardate le rotte dei migratori. Da uno scoglio a un albero, dall’incertezza alla paura, dal bisogno al desiderio. Il fremito di lasciare la terra, poi il respiro del mare. Se oggi l’aria è salata e ieri era pregna di terra, la medesima luna sorgerà da uno spiraglio del futuro.
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Fiammetta Lucattini
- 05/09/2016 09:17:00
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Una splendida lezione di vita. Un abbraccio
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Alberto Becca
- 28/08/2016 07:27:00
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Pochissime volte mi è capitato di leggere testi ove la protagonista, cioè la natura (il frenito, a volte inconsulto della terra e il respiro del mare) avvolge e conduce l essere umano (drammaticamente solo) lungo il cammino della vita, che quisi si fonde con gli eventi (favorevoli o sfavorevoli) di cio che ci circonda: rimane sempre la tensione, il desiderio verso la mete, verso l incontro, verso un "mondo nuovo" o verso l ignoto.. (del doman non cè certezza....) e la luna (la natura) diviene maestra di vita, noi tutti gli alunni distratti
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Salvatore Pizzo
- 27/08/2016 20:52:00
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Bella per come fa dellesistenza un mischiarsi di profumi che, nella solitudine, trova la propria ragion dessere di natura... Un saluto
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Franca Alaimo
- 26/08/2016 23:40:00
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Una poesia che mira a più messaggi, questa di Loredana. Innanzitutto lerranza del nostro percorso biografico insieme alle cose e creature tutte del mondo in cui spesso vale più lessere noi stessi che avere un obiettivo preciso. Che la solitudine spesso, dopo tanto cercare, diventa la meta, il fregio doro e che in essa non muore, comunque, il desiderio. La strofa finale riassume i vari passaggi del testo nella figura della luna, mutevole come gli uomini nel suo percorso, solitaria e vera "maestra di desideri".
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